La vita nel cimitero di Manila
di Andrea Tognini – Foto di Giada Antonini Cencicchio
Chiudi gli occhi e immagina un cimitero.
Probabilmente stai pensando a una distesa di lapidi bianche, un guardiano assonnato che innaffia i fiori e qualche anziana signora che passeggia col bastone. Intorno, il silenzio è rotto solo da qualche preghiera sussurrata. Ed è normale così: i nostri cimiteri hanno questa forma, da sempre, ed è quasi impossibile anche solo immaginare una visione alternativa. Cimitero significa morte. E morte significa tristezza, dolore, silenzio. Eppure, a Manila, nella capitale delle Filippine, esiste un cimitero diverso da tutti gli altri. Un’enorme distesa di tombe, dove quasi diecimila persone mangiano, dormono, giocano a basket, stendono i panni. Insomma, un cimitero dove diecimila persone vivono. E la morte fa un po’ meno paura.
Ma partiamo dall’inizio.
Che senso ha vivere dentro un cimitero?
Apparentemente, nessuno. Ma ormai l’apparenza non ha più nessun valore per me. Viaggiando, ho compreso quanto non serva a niente. Ho capito che per comprendere a fondo le ragioni di tutto ciò che noi chiamiamo strano, bisogna scavare più a fondo. Bisogna alzare lo sguardo, e osservare la realtà da un punto di vista più alto del nostro. Ci sto provando anche adesso, mentre cammino sulle tombe, andando contro tutte le abitudini in cui ho sempre creduto. Qui è normale così, e allora cammino. Qualche bambino mi segue incuriosito e chiede una fotografia. Alcuni si arrampicano sui mausolei, saltano da una tomba all’altra come se fosse la cosa più normale del mondo. Ci provo anch’io. Con le mani mi aggrappo a una tomba e mi spingo verso l’alto. Un bambino si mette a ridere, sorrido. Da quassù, la vista è incredibile. Ci sono centinaia di lapidi, persone, panni stesi al vento. È assurdo. E sì, ammetto che all’apparenza tutto questo non ha senso. Chiedo a una signora perché ha scelto di vivere qui, e lei mi risponde senza indugi. Perché fuori, nella periferia di Manila, è molto peggio.
Ed è proprio vero. Manila è una delle città più densamente popolate al mondo, con una popolazione che sfiora i 25 milioni di abitanti. In distretti come Tondo, si arriva a una densità di 70mila abitanti per chilometro quadrato. Insomma, trovare casa – una casa decente – è diventato un lusso. E infatti tantissime sono le persone che vivono per strada, sulle panchine o in alloggi di fortuna improvvisati nelle baraccopoli, dove regnano il caos e la criminalità. La vita presenta sfide immense, per i poveri di Manila. Nel cimitero invece, per quanto la situazione sia surreale, quasi tutti hanno un tetto sopra la testa e un proprio spazio. La situazione è grave, ma c’è sempre peggio al peggio. Per questo, c’è chi nel cimitero di Manila ha trovato una soluzione accettabile e un posto da chiamare casa.
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