Davide Guasti racconta la vittoria dello scudetto
di Samuele Lorenzoni e Mattia Finelli
Il calcio, si sa, è uno sport che sa regalare emozioni incredibili, e la vittoria di una squadra ai campionati nazionali è il coronamento di una stagione fatta di sacrifici, sudore e passione. Questo è esattamente ciò che ha vissuto mister Davide Guasti, allenatore della Lastrigiana, che ha portato i suoi ragazzi alla vittoria dei nazionali, concludendo una stagione da incorniciare.
Fin dall’inizio, come sottolineato più volte dall’allenatore stesso, «la vittoria del campionato regionale toscano era già un traguardo ambito, di certo non mi aspettavo di vivere un finale di stagione di questo livello, anche se c’era piena fiducia nel gruppo». Nonostante ciò, secondo lui, i due elementi che hanno differenziato questa squadra dalle altre sono stati: «la compattezza del gruppo, in quanto più volte durante l’intera annata, ci sono stati momenti di unione anche al di fuori del campo e l’intensità a cui venivano sottoposti agli allenamenti». Concentrandosi invece sulla fase nazionale il mister dice «è stato un percorso impegnativo affrontato nella miglior maniera, aiutati anche da un pizzico di fortuna». Come sappiamo infatti questo percorso comprende lunghe trasferte al di fuori della regione, ed è proprio durante una di queste che la squadra ha avuto un grosso momento di crisi che però Mister Guasti adesso racconta con una grande risata. Durante la trasferta a Terni infatti il pulmino della Lastrigiana subì un guasto alla ruota e la situazione stava iniziando a diventare tesa, tuttavia dopo una lunga attesa di due ore gli atleti riescono a salire su un altro pulmino arrivando precisi per la partita.
Da lì il percorso è stato più tranquillo fino al momento della finale, dove la posta in palio e la tensione della gara si iniziarono a sentire.
Venne giocata allo stadio Gino Bozzi di Firenze, che per la squadra di Lastra a Signa era un po’ come il campo di casa e ciò si rifletteva anche nella tifoseria molto più numerosa rispetto a quella avversaria. «Al momento del triplice fischio è stata un’emozione indescrivibile» dichiara mister Guasti, visibilmente emozionato subito dopo la vittoria -. Abbiamo lavorato tanto, giorno dopo giorno, con impegno e dedizione. Vedere i ragazzi così felici per il risultato, è davvero la conferma che il duro lavoro paga sempre». Non si tratta solo di un trofeo, ma di un percorso che ha visto la squadra crescere, evolversi e affrontare le sfide più difficili, partita dopo partita.
L’articolo è stato realizzato all’interno del laboratorio “Il giornalismo in classe” al Liceo Russell Newton si Scandicci.